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7 ottobre 2017

La Famiglia Sinaghina a Cremona e a Pizzighettone
Nel X secolo i monaci benedettini si insediarono nella Chiesa di Sant’Abbondio per volere dell’Arcivescovo Olderico. Ai Benedettini succedettero gli Umiliati, ordine sorto in contrasto alla ricchezza ostentata del clero. Ecco che in quegli anni viene edificata la bella chiesa di Sant’Abbondio e il chiostro in tradizionale cotto lombardo.
Così è iniziata la nostra visita di Cremona.
Poi una preghiera nell’adiacente santuario lauretano, copia della Santa Casa di Loreto, davanti al gruppo ligneo della Sacra Famiglia e della Madonna in gloria.
Camminiamo per le vie del centro ed arriviamo alla magnifica cattedrale di Santa Maria Assunta che, insieme al Torrazzo (111 metri), torre in muratura più alta d’Europa, adorno di un orologio astronomico del 1583 tuttora funzionante, al battistero e al palazzo del comune, costituisce uno degli insiemi medievali più importanti d’Italia.
Un’altra importante struttura cremonese, ove è possibile scoprire cinque secoli di liuteria, è il “museo del violino”, da noi visitato in mattinata.
Un incontro diretto con i grandi Maestri e i loro strumenti: Andrea Amati, il capostipite, i figli Antonio e Girolamo, Antonio Stradivari, Giuseppe Guarneri “del Gesù”.
Installazioni multimediali ed un ricco corredo di documenti ci hanno consentito di realizzare un percorso suggestivo e coinvolgente, dove strumenti, suoni ed immagini concorrono a dare forma a storia, sogni ed emozioni. Nelle sale abbiamo ammirato i più importanti violini e chitarre dei grandi maestri classici cremonesi e, nella sala d’ascolto a forma di cassa di violino, è stato possibile assistere ad una breve proiezione musicale di spezzoni di grandi concerti.
Prima della chiusura dei negozi, rapidi acquisti di torrone.
Nel pomeriggio abbiamo respirato l’aria della Bassa a Pizzighettone, il borgo medievale che si trova lungo la sponda sinistra dell’Adda, in gran parte racchiuso tra le mura originarie di fondazione viscontea e successivamente rinforzate dagli Spagnoli.
Entro la cerchia di casematte facciamo tappa alla Chiesa di San Bassiano, al Palazzo Comunale e al Museo civico con collezioni per un viaggio dalla Preistoria, ai reperti romani, alle armi da guerra della città e alle ceramiche rinascimentali recuperate in uno scavo sotto la cerchia muraria.
Lungo le sponde dell’Adda raggiungiamo e visitiamo il monumento simbolo della località: il Torrione ( Torre del Guado ) dall’aspetto severo e possente, che ricorda la prigionia di Francesco I, re di Francia.
Arriviamo poi alla zona delle mura adibite fino ad un recente passato a “prigioni”, luogo di detenzione e pena dai tempi degli austriaci ai giorni nostri.
Importanti narrazioni storiche ci vengono esposte da parte del gruppo volontari delle mura.
Riflessione: ma perché le prigioni erano solo luoghi di castigo e sofferenza e non di recupero?
Col sole ancora caldo per la bellissima giornata rientriamo a Sacconago con un bagaglio di informazioni e conoscenze che ci hanno arricchito.

(Flavio Candiani)